Come si produce l’idrogeno
Un elemento, diversi modi per ottenerlo
L’idrogeno è l’elemento più abbondante nell’universo, ma nel nostro pianeta si trova legato ad altri elementi come ossigeno o carbonio. Viene infatti definito un vettore energetico e non una fonte, in quanto per separarlo è necessario un processo che deve ricorrere all’uso di energia e che comporta dei costi.
Tutti i colori dell’idrogeno
L’idrogeno assume nomi diversi in base alle modalità di produzione e al conseguente impatto ambientale dei processi.
I colori dell’idrogeno
Sintesi dei diversi metodi di produzione dell’idrogeno
Emissioni di CO2 in base alla tecnologia di produzione di idrogeno impiegata
Uno dei metodi principali con cui può avvenire la generazione dell’idrogeno è tramite elettrolisi, un processo noto già a partire dal diciannovesimo secolo, nel quale il passaggio di corrente elettrica attraverso l’acqua causa la sua scissione in ossigeno e idrogeno gassosi.
L’idrogeno prodotto mediante l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili è definito idrogeno verde, che viene attualmente prodotto mediante due tecnologie principali: quella alcalina (AEC), e quella con membrana a scambio protonico (PEM).
Alcuni studi si stanno ora concentrando su nuovi modi per ottenerlo sfruttando sia l’attività di batteri rossi, cianobatteri e microalghe, sia la gassificazione di rifiuti solidi urbani e plastiche non riciclabili, attraverso la decomposizione della materia organica con trattamenti termici a temperature elevate in atmosfera quasi priva di ossigeno.
Una nuova tecnologia per la produzione dell’idrogeno
Hyter, azienda entrata a far parte del gruppo Pietro Fiorentini nel corso del 2021, ha sviluppato un generatore di idrogeno basato sulla tecnologia innovativa della membrana a scambio anionico, AEMWE (Anion Exchange Membrane Water Electrolyser).
L’elettrolizzatore Hyter combina i vantaggi dei sistemi PEM e alcalini, consentendo una riduzione dei costi di investimento e un minore impatto ambientale, grazie a un ridotto uso di metalli nobili.
Lo scambio ionico avviene attraverso una membrana polimerica prodotta internamente da Hyter. Questa membrana contiene sostanze elettrolitiche che migliorano il rendimento della scissione dell’acqua e ha la funzione di separare idrogeno e ossigeno già durante la fase di produzione.
Questa tecnologia è molto meno costosa dal punto di vista chimico e allo stesso tempo possiede una ottima efficienza in termine di resa.
L’elettrolizzatore Hyter verrà utilizzato nell’ambito di un progetto per PLT Energia, azienda che da 15 anni presidia tutta la catena del valore delle rinnovabili. Per PLT Energia il nuovo elettrolizzatore Hyter verrà opportunamente interfacciato con l’impianto fotovoltaico esistente: in questo modo sarà possibile produrre idrogeno per soddisfare i consumi elettrici e termici in modo sostenibile della sede.
PLT energia, al via il primo impianto a idrogeno verde grazie all’elettrolizzatore Hyter
Recentemente Hyter è risultata aggiudicataria di uno dei bandi del MiTE con il progetto Sirius, che prevede la realizzazione entro tre anni del primo elettrolizzatore al mondo con taglia superiore al Megawatt basato su tecnologia AEMWE, Anion Exchange Membrane Water Electrolyser. Il progetto Sirius, che oltre a Hyter vede la partecipazione anche di INRETE Distribuzione Energia (Gruppo Hera), MatRes (Gruppo MBN Nanomaterialia) e del Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università degli Studi di Padova, si è classificato al terzo posto nella categoria “Missione 2 – Componente 2 – Investimento 3.5 – Ricerca e sviluppo sull’idrogeno” tra le cinquantasei proposte sottoposte al Ministero Italiano della Transizione Ecologica per ricevere i finanziamenti dell’Unione Europea previsti nell’ambito del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa Economica e Resilienza.
Il progetto Sirius guidato da Hyter tra i vincitori del bando MiTE per la ricerca sull’idrogeno
Progetto finanziato nell’ambito del PNRR, cofinanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.